Un modo valido per comprendere l’arte terapia è farla esercitandosi giorno dopo giorno e sperimentando le tecniche sulla propria pelle.
In questo modo assorbi la tecnica e la didattica, una didattica ricca di nozioni non difficili, ma complesse.
Ogni sguardo o movimento corporeo può indicare qualcosa, un’emozione, una sensazione quindi, prima di metterle in pratica con altre persone, è bene che mi eserciti con le mie stesse emozioni.
Forse un giorno andrò a esercitare questa professione, dico forse perché ho molto ancora da imparare e assorbire affinché diventi mio.
Ogni tecnica fa emergere la nostra creatività che probabilmente pensiamo di non avere. Come se fosse un dono nascosto che può valere per ogni disciplina come la musica, il teatro, la lettura. Tutti abbiamo bisogno di stimoli, di questo sono sempre stato convinto.
Da quando ho iniziato questo percorso come futuro Arte terapeuta sto passando da una tecnica all’altra, a volte mischiandole. Qui non si parla più di OGGETTO d’arte, ma di oggetto emozionale.
Questi oggetti in ceramica che ho creato durante un laboratorio nel mese di novembre, li ho colorati con acquarello, china nera e colla vinilica. Semplicemente senza addentrarmi in tecniche articolate e scegliendo quindi la semplicità e la praticità.

Tengo molto a dare importanza all’emozione, infatti, l’armonia che sto vivendo è immensa e mi sta direzionando verso nuove e articolate strade. Già lo scorso anno ho sperimentato la tecnica gelpress creando delle piccole opere con piume e foglie pressate su carta. Le stesse opere le ho messe in vendita su canali dedicati, ma oggi mi sto rendendo conto che sto facendo un viaggio completamente diverso. Non mi sento l’artista che crea per voi opere uniche e originali, ma l’artista che esprime le sue emozioni sperimentando su sé stesso per poi un giorno aiutarvi a fare lo stesso.
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