Dalle mie foto personali puoi raccogliere ispirazioni come semi.
Non servono didascalie: ogni sguardo è un gesto sacro.
Rivolto al dentro, aperto al fuori.
Senti ciò che pulsa. Senti ciò che chiama.
Non è memoria: è visione.
Ognuno ha il suo modo di guardare, osservare, accogliere.
C’è chi comunica per convincere,
chi per condividere,
chi per custodire.
Tu puoi spingere dove trovi quiete.
Dentro.
Lì dove il rumore si dissolve
e nasce il gesto autentico.
Liberi fuori.
Ma solo se il dentro è stato ascoltato.
Il lavoro?
È più dentro che fuori.
Fuori, spesso, solo corsa.
Frenesia. Confronto. Rumore.
Oppure…
Aspetta.
Prenditi il tuo tempo.
Difendilo come un giardino segreto.
Coltivalo come uno sguardo nuovo.
E tu, cosa scegli?
Scegli di osservare?
Scegli di non correre?
Scegli di non dimostrare?
Scegli il gesto che non serve, ma trasforma?
Scegli il tempo lento come atto creativo?
Scegli il seme?

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