Boite

Adoro le scatole. Scatole di ogni tipo, di latta vecchio stile o di legno grezzo, mai di plastica, al massimo di cartone. Adoro anche i sacchetti di stoffa e le valigie. Quando abitavo a Bruxelles ho comprato scatole in latta strepitose, stile anni ’50. Molte le ho perse nei vari traslochi che ho fatto, ma ne conservo un bel ricordo. Le scatole possiedono sempre qualcosa di magico da raccontare, qualche mistero nascosto al loro interno, magari vecchie lettere, cartoline, bigliettini o anche gioielli. Oppure contengono qualcosa che non deve essere trovato… scatole dal contenuto enigmatico. 

Le scatole, che meraviglia! Anche i gatti adorano le scatole. Si sentono protetti per fare a noi gli agguati.  Questo non vale per i miei gatti perchè uno pesa nove kg e, se salta, trema il palazzo. Ogni scatola ha un suo utilizzo.  Ci si mettono i colori, le matite, i pennelli. A volte il contenuto cambia. Io, ad esempio, faccio girare gli oggetti al loro interno, gli cambio la location, ma questa è una mania che ho anche per i mobili di casa o per i vestiti all’interno dell’armadio… un modo buono per allenare la memoria. Anche l’oggettistica ha i suoi contenitori, in questo caso di stoffa. La pochette della macchina fotografica, un’altra per i cavi, un’altra ancora per le penne, soprattutto se mi trovo in viaggio. E’ un po’ come la casa delle scatole, dopo la casa delle bambole. 

Adoro anche romperle le scatole! Ma questa è un’altra storia.Perché vi parlo delle scatole?

Le scatole mi ricordano da dove sono arrivato, il percorso che ho fatto e le trasformazioni che sto vivendo. Anche le scatole vivono a loro volta delle trasformazioni, non nella fisicità e nella forma, ma il loro contenuto cambia in base alle nuove conoscenze. Alcuni ricordi ci sembrano sciocchi e inutili, in realtà sono proprio loro la chiave della felicità…
Noi come esseri viventi siamo scatole, all’interno del nostro corpo custodiamo esperienze, conoscenza e creatività che a volte è latente, ma può emergere praticando degli esercizi. La creatività è dunque il passaggio tra il pensiero e l’azione. E’ il motore indispensabile della vita. La creatività ci aiuta a risolvere i problemi complessi in maniera semplice ed efficace. Ci spinge a  sviluppare nuove idee e nuovi progetti per il nostro lavoro. Migliora le nostre relazioni e la nostra comunicazione, rigenera la qualità della vita e ci fa vivere nel qui e ora. Ci conosciamo meglio,  ci rilassiamo e ci stacchiamo dallo stress quotidiano.
Nutriamo la nostra energia. Ci divertiamo e sorridiamo di più. Condividiamo momenti più allegri con la famiglia e con i figli.
Dormiamo anche meglio.

La nostra vita inizia come la nascita di un albero, la prima cosa che fa è mettere le radici, ma le stesse radici, vanno poi a intrecciarsi con il suolo. Una volta fissate le radici possiamo concentrarci sulle attività che più amiamo, sia nel privato che nel lavoro, possiamo offrire a noi stessi la possibilità di osservare quello che c’è intorno, guardiamo, scopriamo.  Apriamo la scatola e cerchiamo qualcosa che non avevamo mai considerato con attenzione, nel dettaglio. Guardiamolo come se lo stessimo facendo a occhi chiusi con il tatto e l’olfatto. Ecco una breve introduzione a un lavoro che sto preparando, un progetto ambizioso e creativo. Sto creando la “Scatola delle competenze” per creare e attivarsi. Questo progetto mi gira in testa da diversi anni ed è l’idea di creare un luogo per tutti, dove poter esternare emozioni, e passare all’ azione. Il progetto è ampio, non si tratta solo di dar vita a un luogo protetto dove poter creare liberamente, ma l’intento è di realizzare “La carovana delle emozioni” che trasporta una valigia all’interno della quale troviamo scatole di ogni genere, con contenuti poliedrici, tecniche ed esperienze diverse. La valigia si troverà dentro una geniale carovana che naturalmente nella realtà sarà un camper che viaggia in luoghi remoti portando gioia alle persone che vivono isolate. Il viaggio rappresenta molto per me perchè lo vivo con tutto me stesso. Sia che si tratti di un viaggio lungo, dall’altra parte del mondo, sia che si tratti di un sentiero da seguire passeggiando, un pellegrinaggio, o una semplice escursione, ho sempre con me uno zaino di emozioni, di pensieri e riflessioni che solo un viaggio può trasmettere. E’ un vagabondare libero dell’animo umano. E’ una sensazione da fermare in un diario che poi metto in valigia o nello zaino, di sicuro nel cuore e nella mente. Buon “viaggio” a tutti.

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