Si dice che i gatti abbiano sette vite e lo stesso si dice anche per le nostre anime. Ogni sette anni c’è un cambio, un nuovo flusso di energia che ci accompagna per altri sette anni. Può essere un’energia forte, vigorosa, ma può anche essere sotto tono, pallida, debole. In ogni caso è il modo in cui si affronta questo nuovo ciclo di vita che fa la differenza.
La mia anima aveva anticipato che qualcosa stava cambiando nel 2013, quando venni a vivere da te e presi l’aspettativa. Un cambio radicale di vita per starti vicino. Appena nove mesi di condivisione, nel bene e nel male, con il tuo carattere forte e autoritario, ti ho accudita, mi hai accudito, ti ho portato a passeggio, ti ho cucinato. Hai raccontato, ancora una volta, di quando e come hai incontrato papà, della prigionia, del tuo bel mare a Kos.
Questo’ anno sono sette anni che non ci sei più mamma, ricordo ancora quell’ attimo in cui ti sei spenta.
Per anni ho visto il tuo viso che annaspava nella stanza guardandomi dritto negli occhi mentre mi salutavi.
In quei mesi mi svegliavo di soprassalto e vedevo il tuo viso, mi davo sempre una spiegazione per tranquillizzarmi, hai voluto che ti vedessi morire, come tu hai visto me nascere, nelle mille complicazioni che hai avuto.
In questi sette anni ci sono state cose belle e momenti di estrema solitudine. Sono stato perso nelle preoccupazioni che tu per anni ti sei addossata. Da queste complicazioni è nata una nuova persona, un Paolo che arranca per la sua strada e che si scontra con la sua contrastante personalità. Una personalità che sembra vuota, ma che in realtà è ricca di emozioni.
In questi giorni, dove la mia energia sta cambiando, ho rivisto il tuo volto, mi guardavi sorridente e fiduciosa. Ora tu sei libera da questo inferno chiamato Terra. Ti sei ricongiunta con quel mare misterioso e ancestrale che tanto amavi.
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