La pittura a olio mi sta insegnando a fare le cose con calma. Strano vero?
Voglio condividere con voi le emozioni che sto vivendo.
Negli anni ho sempre usato il colore acrilico che, come sappiamo, asciuga velocemente offrendo una visione istintiva e rapida. L’istinto è di passare il colore su tela e fermare l’immagine così come si crea nella mia testa, esprimendo già da subito le mie emozioni. Nel tempo ho creato solo due opere con pittura a olio, due su duecento pezzi circa. L’acrilico lo usavo proprio per la sua semplicità e mi rendo conto oggi che, nonostante creassi dei quadri fantastici e molto apprezzati tra l’altro da chi li vedeva o acquistava, ho perso di vista in qualche modo me stesso. Ho perso quella rilassatezza, quel brivido di emozioni che mi esplodeva dentro. In ogni caso le emozioni le esprimevo comunque, di getto, a colpi di spatole, con sabbia, caffè chiodi in una pioggia di puro istinto. Mi ispiravo a momenti della giornata o alla pagina di un libro o ad una Eclissi. Emozioni. In questo periodo ho ripreso i colori ad olio e mi lascio trasportare.
I tempi lunghi e la scivolosità del colore, la sua brillantezza, le sue crepe come a indicare qualcosa, mi hanno insegnato a prendermi del tempo. Grazie anche alla pittura ad olio sto imparando a diluire il tempo, ad avere cura di me, delle passioni, a non andare di fretta. Un grande traguardo sebbene ancora lungo e da elaborare.
Ho creato questa opera prendendo spunto da una frase sentita ad un corso. Ho iniziato di getto facendo uno schizzo su carta e riportandolo su tela. Modifiche, cancellature, sfumature… l’olio permette di sfumare a mezza asciugatura. Scivolo, delicatamente tra un colore e un altro, tra un’emozione e un pensiero come un ricamo d’amore.

La nostra mente è condizionata dal sapere e dalle molteplici informazioni che arrivano al cervello che non dorme mai, anzi, è sempre lì in agguato ad assorbire informazioni, suoni, parole e sottofondi. Immagazzina tutto come un armadio a scomparti…
Se qualcuno ci propone di disegnare il tramonto di Plutone, noi in automatico, prendiamo il nono pianeta del sistema solare che tramonta come un sole. Questa, però, non è creatività. Questo è replicare le nostre conoscenze. Il momento ideale per creare è in fase Alfa, il dormiveglia della mente, uno spiraglio di luce creativa. La mia mente non si è allontanata dall’immaginario comune, é rimasta lì ferma alle forme tondeggianti che si sovrappongono tra loro. Nonostante questo, sono rimasto sorpreso come una frase ascoltata durante un corso, abbia catturato la mia attenzione sí da trasformarla in qualcosa di mio.
Creare lasciandosi trasportare dalle emozioni e non dalle tecniche. Questa è arte terapia.
Tramonti lontani (nuovi mondi)
50×50 giugno 2021
Olio su tela
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