Camminare per le vie affollate, la notte è luminosa di occhi, respiri, parole.
Dietro al volto, svolti per strade isolate, deserte, silenziose, vuote.
Ti avvicini a una casa e ti lasci catturare da uno stipite di pietra leccese, scavata dal tempo, e dagli sguardi penetranti come il mio. Forme e profondità al tatto ruvide e accoglienti. Una notte curiosa, accarezzando porte.

Ecco si fa giorno, piove sulle vie centrali vuote. Le strade allagate, chiese affollate di pensieri repellenti. Passo dopo passo ripercorro i sentieri della notte. Profumi di cucine spente. Strade scivolose senza appigli, senza anime, nemmeno un gatto con cui chiacchierare. Diluvia, macchine affollate di lavoro si dirigono verso la porta a Napoli, porte aperte accolgono pellegrini camuffati da intemperie. Piove, sono bagnato di emozioni.
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