Piangiamo perché siamo tristi o perché siamo allegri, piangiamo perché non abbiamo risposte o perché ne abbiamo troppe, piangiamo per le persone lontane e per le persone vicine, piangiamo poco, ma piangiamo.
Piangiamo per le emozioni dure e morbide, piangiamo per liberarci dal sale che abbiamo dentro e dalla ruvidità che scorre nelle vene.
Le emozioni si muovono sinuose come un serpente, lasciamole uscire attraverso ogni forma espressiva come una risata, un pianto, una cantata, una danza, una suonata, uno sbattere di piedi.
Schiaffeggiamole permettendo di farle uscire.
E quando vi dicono: “Ma perché piangi, ma no, non serve”, rispondete: “Ma fatti i cazzi tuoi!”
Lasciamo fluire le nostre emozioni come cazzo ci pare!!
E tra un pianto e 100 risate vi auguro un felice 202*

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